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Le principali forme di risparmio o investimento

Quando si parla di banche, si sente spesso parlare di investimenti. Ma che cosa significa fare un investimento?

Nel linguaggio comune...

investimenti

Se si acquista una macchina od un motorino, questo bene col passare del tempo si usura e diminuisce il suo valore: infatti, comperare una macchina usata costa molto meno che comperarne una nuova.
Ma se invece si acquista una casa o un’opera d’arte o un francobollo raro e si rivendono dopo un paio d’anni, si possono guadagnare più soldi di quanti ne avete pagati.

Hai messo da parte un po’ di denaro e pensi di non averne bisogno nel prossimo futuro? Ci sono allora molta altre possibilità per investire in tuo denaroi titoli.  Sotto il nome di titoli comprendiamo diversi strumenti dei quali, i principali, sono: azioni, obbligazioni e titoli di Stato.

OBBLIGAZIONI 

Obbligazioni: acquistando delle obbligazioni il risparmiatore “fa un prestito” alla banca, ad un’azienda o allo Stato, per un certo periodo di tempo stabilito al momento dell’emissione del titolo. Passato questo periodo, ovviamente, al creditore verrà rimborsata la somma versata, assieme ad un buon interesse! Per poter acquistare questi titoli, i risparmiatori non possono però contattare direttamente le grandi aziende o lo Stato, ma devono usufruire dell’intermediazione di una banca.

AZIONI

Azioni: le azioni sono, invece, dei titoli emessi da un particolare tipo di  società e rappresentano delle quote di capitale: le Società per Azioni  (SpA). Le azioni si acquistano tramite l’intermediazione della banca, in  uno speciale mercato chiamato Borsa. In questo mercato si incontrano  coloro che vogliono vendere e coloro che vogliono acquistare azioni.
All’interno di questo mercato circolano poi anche tante informazioni sulle società che stanno vendendo. Dal confronto fra questi tre elementi, domanda, cioè chi vuole comperare, offerta, chi vuole vendere, e informazioni, si  vengono a determinare i prezzi.
Il valore delle azioni non rimane stabile, ma oscilla a seconda dell’andamento del mercato, in base a questi tre fattori. Se la quotazione delle azioni sale, noi guadagnamo; se scende, noi perdiamo una parte dei nostri soldi.
Per capire meglio questo meccanismo, provate a pensare al mercato che settimanalmente  si svolge nel vostro paese. Mettiamo il caso che la vostra mamma sia abituata a comperare le patate sempre nella stessa bancarella...bene, se ci fate caso, vi accorgerete che il costo delle patate nel tempo non rimane fisso, ma varierà nel tempo... In alcuni periodi, infatti, il campo produrrà molte patate (molta offerta) e ci saranno pochi clienti (poca domanda) interessati a  comprarle: in questo caso il venditore sarà costretto ad abbassare il prezzo o a fare delle “offerte” per invogliare le persone a comprare. Al contrario, quando ad esempio all’inizio di stagione avrà poche patate (poca offerta), e molti clienti (molta domanda), allora potrà tenere il prezzo della patate più alto. Abbiamo  detto, però, che c’è un altro fattore importante: le informazioni. Provate a pensare se un giorno nel mercato si diffondesse la notizia che vicino all’azienda di quell’agricoltore è stata scoperta una discarica abusiva, che ha inquinato il terreno. Nessuno vorrà più comperare quelle patate e il loro prezzo crollerà  improvvisamente!

TITOLI DI STATO

Titoli di stato: anche uno Stato, così come una società, ha delle entrate, le tasse, e delle uscite,  ovvero le spese per i servizi come la scuola, gli ospedali, le strade.... Anche lo Stato ha quindi bisogno di liquidità; si rivolge allora ai cittadini, chiedendo  loro dei prestiti, per un certo periodo di tempo, a fronte del pagamento degli  interessi. I vari Titoli di Stato si differenziano tra loro in base alla diversa durata e al diverso rendimento. Abbiamo:

  • BOT (buoni ordinari del tesoro)
  • BTP (buoni del tesoro pluriennali)
  • CCT (certificati di credito del tesoro)